U.E., al via il Semestre italiano. Matteo Renzi lancia l’ “operazione Telemaco”


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Si è da poco concluso l’intervento del premier italiano Matteo Renzi nell’aula del Parlamento Europeo a Strasburgo (FR). Apre ufficialmente il “semestre italiano” di presidenza dell’Unione Europea. Il discorso del leader PD ha strappato gli applausi dell’assemblea in seguito alle numerose citazioni storiche legate al passato ed alle relazioni culturali esistenti con la Grecia – paese dal quale l’Italia riceve, a partire da oggi, il testimone nella guida dell’Ue.
Veemente, arguta ma, al contempo, carica di partecipazione emotiva è stata la relazione d’apertura del premier Renzi a Strasburgo – per di più trasmessa in diretta tv. Un discorso che ha colpito la platea soprattutto per l’esortazione rivolta all’Europa intera affinchè si faccia molto di più per garantire un futuro alle nuove generazioni. Sotto uno sguardo attento dei suoi colleghi connazionali, fra cui Gianni Pittella (PD) in prima fila, nonché del presidente uscente della Commissione Europea Juan Manuel Barroso e del neo presidente del Parlamento Martin Schulz, le battute renziane hanno preso il via da quella fotografia che ipoteticamente tutti potremmo auto scattarci nella fase storica in corso. Un “selfie” che – come ha detto lo stesso Renzi – evidenzierebbe soprattutto noia e stanchezza. Due sentimenti che vanno cavalcati non per dire che tutti i guai nascano dall’Europa. Ma al contrario (e qui la sottile stoccata al nemico politico Grillo e M5S – ndr), è dall’Italia che deve ripartire l’intero sistema. Un riferimento anche alla nuova situazione politica che si sta vivendo nell’aula del Parlamento neo eletto, con le nuove “famiglie” e schieramenti che si vanno componendo nell’assemblea di Strasburgo. In particolare è con i problemi concreti, però, che bisogna iniziare a fare i conti, sfruttando al meglio le reali potenzialità di un continente che “non si indigna” di fronte a tragedie come quella degli immigrati del nord Africa che muoiono ogni giorno sui barconi nel Canale di Sicilia; che “non si indigna” davanti alla prigionia di cristiani nelle lontane terre del Medio Oriente, trattenuti per il solo fatto di non essere islamici; che “non si indigna” se una donna è costretta a partorire senza le giuste forme d’assistenza di un paese democratico solo per motivi ideologici (cit.).
Il personaggio dell’antica mitologia greca di Ulisse ha affascinato generazioni intere di studenti. Ora, raccogliendo l’eredità della Grecia alla guida dell’Unione, è giunto il momento di passare alla fase 2, con l’ “operazione Telemaco”. Dal nome del figlio del re di Itaca eroe dell’Odissea, che ebbe all’epoca il duro compito di ricercare il padre e l’identità perduta di un popolo, ecco quindi la sottilissima metafora culturale con cui Matteo Renzi ha voluto chiudere il suo discorso di insediamento ed inaugurare il semestre italiano. Nella storia e nell’epica classica noi come penisola italica tramandammo le radici di Enea e Anchise con l’emergere della potenza di Roma. Oggi l’Europa deve fare lo stesso, ripartendo da un passaggio di consegne che non è solo greco-italiano (quanto alla presidenza Ue). A variare, nei primissimi mesi dell’Agenda italiana, saranno infatti anche il presidente della Commissione, con il tedesco J.P. Juncker in pole position, oltre che l’Alto Rappresentante per la Politica Estera e il leader del Consiglio Europeo. Insomma un totale cambiamento di rotta, nel segno di quel 40 % di uno dei partiti più votati – quello di Renzi appunto – che si eleva così a guida della nuova Europa verso gli obiettivi di stabilità e crescita ancora non raggiunti.

 

Francesco Pascuzzo

 

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Un pensiero su “U.E., al via il Semestre italiano. Matteo Renzi lancia l’ “operazione Telemaco”

  1. Interessante articolo a cura di Francesco Freccia Pascuzzo sull’avvio del semestre UE italiano. Renzi lancia l’operazione Telemaco.. Unica nota: il nostro premier forse non sa che il “complesso di Telemaco” è una nuova forma psicoanalitica introdotta da Massimo Recalcati. In pratica, il complesso di Telemaco è il complesso del figlio (in senso simbolico ed ovviamente si riferisce ad ogni uomo), in particolare di quel figlio-Narciso (che a ben vedere trova la massima espressione attuale proprio in Renzi ), che in assenza del Padre (in senso esteso di un’istituzione “forte”, che ristabilisca – in senso lacaniano – la Legge del Padre) non può che attendere (Godot..?). Non è forse un caso che i tedeschi preferiscano affidarsi alla Mutti Merkel..

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