Essendo una persona che ascolta musica praticamente in tutti i luoghi e momenti in cui può farlo, è stato in un certo senso naturale che a un certo punto mi chiedessi cos’è che mi fa piacere/non piacere una canzone. Sebbene ciò che segue non abbia alcun fondamento scientifico né teorico, “se avrete la pazienza di seguirmi” (cit.), potrete verificare voi stessi se le mie idee siano valide o si tratti di cavolate (pubblicate su questo blog perché sono amico del fondatore, ndr).Perché ci piace una canzone? Esistono certamente elementi estranei alla canzone stessa. Pregiudizi positivi verso un artista già noto e apprezzato, oppure verso canzoni consigliateci da persone che stimiamo o che riteniamo abbiano gusti simili ai nostri. Ancora, una canzone ascoltata involontariamente a ripetizione finisce quasi sempre nelle nostre playlist.Ma al di là del contesto in cui la ascoltiamo, cos’è che ci fa apprezzare la canzone vera e propria? Ragionandoci su, sono arrivato alla conclusione che sono tre gli elementi che possono determinare un nostro giudizio positivo o negativo nei confronti della musica.
Il primo è il ritmo: “ritmo per ballare, ritmo per amare, ritmo per sognare” (cit.). È ciò che, ad esempio, ci fa apprezzare la musica “da ballo”, sia essa dance, commerciale, house, latino-americana, folk… potrei continuare quasi all’infinito. Ogni momento della nostra vita può avere un suo ritmo e c’è la musica adatta per ognuno. Lounge per serate eleganti, dubstep per momenti adrenalinici, italo-disco per serate tamarre, rap per sentirsi un po’ badass mentre si cammina per strada… Ritmi lenti, veloci, stupidi (mi mi mi mi…),… insomma, ce n’è per tutti i gusti.
Passiamo al secondo elemento, il significato, aspetto particolarmente importante nella musica di cui comprendiamo il testo (e che, ovviamente, ne abbia uno di senso compiuto). Possiamo innamorarci del significato di una canzone anche tralasciandone il ritmo (Mentre Dormi di Max Gazzè è piuttosto moscia, ma è una delle canzoni d’amore più belle mai scritte, ad esempio). Quello del significato è però un livello che necessita di un ascolto un po’ più attento della canzone ed è certamente un aspetto meno immediato – il ritmo lo “sentiamo” senza pensare più di tanto, mentre balliamo, ad esempio, ed è anche giusto così. Quando ascoltiamo una canzone in lingua straniera ci facciamo perlopiù prendere dal ritmo, soprattutto se non ne capiamo le parole. Il significato è tuttavia una cosa abbastanza oggettiva: c’è, le parole sono quelle, sta a noi coglierlo oppure no (o cercare o meno la traduzione del testo per capire cosa dice).
Non così per il terzo e ultimo elemento della mia “analisi”: le sensazioni. Questo è l’elemento più personale, quello in cui siamo noi a metterci a confronto con la musica. Come mi fa sentire questo ritmo? Che sensazioni provoca in me il significato di questa canzone? Sono aspetti legati alle nostre emozioni, al nostro vissuto, ai nostri ricordi. Allegria, nostalgia dell’adolescenza, ricordi di una storia particolarmente toccante, sensazioni di leggerezza, epicità, serenità… insomma, tante sensazioni quante siamo capaci di provarne possono essere evocate dalla musica, sempre pronta ad accompagnare, come una colonna sonora della vita reale, ogni nostro momento. Un aspetto, questo, che può farci dimenticare gli altri due, perché una canzone senza ritmo né significato che ci colpiscano in modo particolare può comunque essere veicolo di sensazioni molto forti… e finire per piacerci ugualmente.
Insomma: di una canzone possiamo amare il ritmo, il significato, le emozioni che essa ci trasmette, ma va detto che solitamente non ci fermiamo a pensarci più di tanto: è arte, e l’arte, come le donne, si ama senza ragionarci troppo. Perché io ci abbia pensato e abbia scritto questo articolo, rimarrà un mistero…
Nota del “fondatore”: be’ Aldo perché sei ” amico del fondatore”…
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Giusto per far vedere come vanno le cose in Italia… posso scrivere quello che mi pare, tanto ho le conoscenze 😛
certo, anche questo blog funziona come tutto il resto in Italia.. si basa esclusivamente sulle conoscenze.. quindi avvertimento per tutti: per scrivere dovrete ingraziarmi la mia simpatia, offrendomi cornetti, simpatia e falsità 🙂