Una grande e lucente luna piena illumina lo sguardo,
La mente si svuota…
Si affollano i ricordi, colmi di gioia e di rimpianti,
Intrappolati in un tempo che è stato e non è più.
Tradito da una logica che troppo spesso mente
Ovattata da una maschera di verità,
Inopportuna e spavalda schernisce un animo troppo fragile
Proiettandolo li dove la luce è nero pece.
Il caldo tepore di certezza, fiamma di vita,
È spada di Damocle là dove impera la scelta;
Se può esserci giustizia nel disporne,
Il mio essere risulta inadeguato, corroso, dilaniato
dal dubbio e dal sospetto che nello specchio dei ” giusti “
Si rifletta giustiziato più che giustiziere.
La furente ribellione al semplicistico scorrer della vita
Mi si palesa come angoscia ed insonnia,
Ogni mia parte vibra al roboante silenzio della notte.
In questo caotico inganno, senza pretese, mi volto:
Già le ultime orme, allo sguardo, svaniscono,
E a me non resta che andare avanti.